sabato 1 settembre 2018

TRAVERSATE IN CRESTA, CORNO DI CAVENTO E SENTIERO DEGLI ALPINI

La stagione estiva sembra volgere al termine con un clima uggioso e le prime nevicate in quota, ma so che non sarà così, intanto ricordo due giorni di luglio passati tra le cime che 15 anni fa ne avevo esplorato i percorsi che mi incuriosivano guardando dalla terrazza del rifugio Ai Caduti del'Adamello dove lavoravo.
Sergio è motivato nel suo viaggio storico esplorativo degli angoli meno battuti dell'Adamello e ne è uscita una traversata in cresta molto interessante alpinisticamente e storicamente.
Partendo dal sentiero matarot abbiamo salito il Crozzon di Lares, una cima maestosa e poco frequentata, scalando prima la cresta nord-est e scendendo poi per la cresta opposta. Dopo un difficile accesso siamo saliti alla Punta Attilio Calvi per il sentiero degli alpini, un camminamento costruito con scalette e ponticelli in tempo di guerra che attraverso cengie e passaggi esposti porta in cima. Ai tempi dello sci estivo alle Lobbie era stato attrezzato con delle cordine e chiodi da roccia come una ferrata e gli alpinisti salivano più spesso. Ora non è più completamente affidabile e va affrontato come un percorso alpinistico. Dalla cima è possibile arrivare dalla cresta direttamente al Passo Cavento dove c'è il bivacco Laeng.
Da qui sale direttamente al Corno di Cavento il sentiero di arroccamento costruito dagli alpini dopo la conquista del corno, dove i Keiserjager avevano scavato una grotta per presidiarlo. Il percorso è ora abbastanza dissestato ma conserva ancora molti fittoni, scalette, passerelle, muretti e ruderi di baracche, il tutto a picco sulla Vedretta della Lobbia, qualche centinaia di metri sotto i piedi!
Fa venire i brividi pensare che gli alpini salirono proprio quella cresta e la ancor più impressionante cresta ovest per conquistare quella punta così strategica... La grotta da pochi anni scongelata, conta già più di 1000 visite dal facile versante opposto.
Molto è cambiato in questi 15 anni... i ghiacciai, le temperature, i tempi di percorrenza... e anche il mio modo di salire queste montagne!


















venerdì 27 aprile 2018

LOFOTEN 2018

Dopo una lunga e intensa stagione invernale ad insegnare sulle piste da sci avevo proprio voglia di mare!⛱ Martina già da tempo mi aveva coinvolto nell'organizzare la vacanza e il gruppetto si era formato, in 8 con Linda, Nicolò, Fabrizio, Ida, Enrico e Barbara. Peccato che a lei il caldo faccia schifo proprio e così ci siamo portati gli sci, ed i vestiti pesanti.⛷
Le bellissime spiagge sono innevate, come tutto il resto. Il pesce non è fresco, ma essiccato su grandi rastrelliere: stoccafissi in quantità infinita. Le case in legno sono mediamente piccole, spesso rosse, raggruppate ai porti e più sparse all'interno. La costa frastagliata dai fiordi e le mille isolette sono collegati da ponti e gallerie sotto il mare, un tempo molti posti si potevano raggiungere solo in barca. Le montagne si alzano dal mare imponenti anche se raramente raggiungono i 1500m.
Siamo partiti da Bodo con un pulmino chiodato e siamo arrivati ad Å, fermandoci qua e la per farci qualche sciata, spesso sulla neve che tutti gli scialpinisti vorrebbero. Una vacanza che non mi aspettavo, il gruppo affiatato, simpatico ed energico ha permesso di sfruttare le occasioni e godere di questo posto, il posto dell' aurora boreale, salmoni, renne, stoccafissi, alci, e pernici bianche, dove in un giorno ci possono essere 4 stagioni.

After a never ending winter season, ski teaching on the slopes, my dream was the sea! Martina involved me in organizing the holiday and the group was formed, in 8 with Linda, Nicolò, Fabrizio, Ida, Enrico and Barbara. Unfortunately she hate warm weather and so we brought skis, and heavy clothes.
The beautiful beaches are covered with snow, like everything else. The fish is not fresh, but dried on large racks: stockfish in infinite quantities. The wooden houses are small, often red, grouped at ports and more scattered inside. The coastline with many fjords and the thousand islands are connected by bridges and tunnels under the sea, the mountains rise from the sea and rarely reach 1500m.
We started from Bodo with a bus and we arrived to A, stopping here and there to ski, often on the snow that all freeriders would like. A holiday that I did not expect, the perfect crew to enjoy this place, the place of northern lights, salmon, reindeer, stockfish, and elk, where in one day it can be 4 seasons.

norge er ikke skapt for ã sitte pã ræva







Å