domenica 30 novembre 2014

PATAGONIA 2014

La mia prima esperienza lontano da casa per due mesi, la prima al di là dell'oceano, la prima in Patagonia.
Il progetto iniziale era concludere la via sulla parete ovest della Torre Egger iniziata dai miei compagni Ermanno Tomas e Francesco, ma le condizioni della parete ci hanno impauriti. Dopo aver portato tutto il materiale alla base della parete l'obiettivo è svanito, lasciando il posto alla nostra fantasia...
Il sogno di ogni scalatore ci guardava ogni giorno, il Cerro Torre era proprio sopra la nostra casetta scavata nella neve, in tre fredde giornate siamo saliti per la via dei Ragni senza troppa fatica. Siamo la prima cordata di questa stagione. Non mi rendo conto di cos'abbiamo fatto...
Un'altra montagna ci guardava ogni giorno, una parete inviolata, il Domo Blanco. Vorrei salire per la via più facile e sicura dai seracchi, la linea è evidente, la difficoltà no. Impieghiamo due giorni.
A El Chalten non è ancora iniziata la stagione turistica e la montagna è silenziosa, in tutto passeremo circa 30 notti fuori, senza mai vedere una persona.
Altre due salite alla Aguja S. Exupery e Rafael dopodiché siamo costretti dal malo tiempo a stare in paese. Si rivela per me una fortuna, imparare un po' di spagnolo conoscere altre persone, tomar mate y comer asado!
Solo vivere qui e andare in montagna qui si può capire cosa sia la Patagonia, quell'amore che i viaggiatori raccontano, quel richiamo che non scomparirà mai, quel vento che soffia emozioni.





3 commenti:

  1. ......basta leggere quello che scrivi per capire la tua anima....... pura come la neve

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    1. Commento fuori luogo e comunque un po' esagerato.Qui si parla di scalate di montagne e non di scalate di cuore !!
      Complimenti per tutto, la Patagonia deve avere un fascino particolare, ci farò un pensiero!
      Gabriele

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  2. Complimenti al tuo amico Francesco Salvaterra per essere nei 7 finalisti della "Grignetta d'Oro"

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